Progetti attivi finanziati su Bandi Competitivi

 

 

Progetto: Progetto InnoDairyEdu 

Responsabile del progetto: Prof. Benedetta Bottari

Partecipanti: Prof. Erasmo Neviani, Prof. Germano Mucchetti 

Sito web: http://innodairyedu.eu/

 

 

 

 

Innovative Dairy Science education material development, focused on Products, Processes, Quality, Safety & Entrepreneurship, using Information and Communication Technologies (ICTs) and Open Educational Resources (OER), (codice 2018-1-EL01-KA203-047844),  finanziato nell'ambito dei bandi per la creazione di partenariati strategici K2, Istruzione superiore, Erasmus + 2018.   

Il progetto prevede lo sviluppo di materiali didattici digitali innovativi sia per gli studenti che per l'industria lattiero casearia.  Tale materiale sarà liberamente accessibile sotto forma di Massive Open Online Courses-MOOC, attraverso una piattaforma interattiva sviluppata nell'ambito del Progetto. Lo scopo del progetto è quello di collegare le istituzioni educative con l'industria lattiero-casearia attraverso i partner, ma anche attraverso una piattaforma interattiva che fungerà da strumento per la diffusione di materiale alle parti interessate. Il progetto è coordinato dall'Università della Tessaglia e i partner del progetto sono: Università di Leon, Spagna - Università di Parma, Italia - Università di Warmia-Mazuri, Polonia - Cipro University of Technology-Cipro e 4obs Development and Innovation Advisors - Grecia. 

 

 

    

Progetto: STRENGTH2FOOD - Strengthening European Food Chain Sustainability by Quality and Procurement Policy - Progetto H2020

Partecipanti:  Prof. Filippo Arfini, Prof.ssa Maria Cecilia Mancini, Prof. Michele Donati, Prof. Antonio Bodini, Prof.ssa Cristina Mora, Prof. Davide Menozzi, Prof. Mario Veneziani, Prof. Antonello Zangrandi, Prof. Gianluca Lanza, Prof.ssa Francesca Scazzina, Prof. Daniele Del Rio, Dr. Beatrice Biasini, Dr. Elisa Nicosia, Dr. Alice Rosi.

Sito web: https://www.strength2food.eu/

 

 

Strength2Food è un progetto finanziato dall'UE di 5 anni avviato a marzo 2016. 
L'Unione Europea negli anni ha sviluppato una politica di qualità per i prodotti alimentari a beneficio dei suoi consumatori e delle aree rurali. Allo stesso tempo il settore degli appalti alimentari del settore pubblico rappresentano una nuova realtà capace di influenzare le abitudini dei futuri consumatori europei. Lo strumento alla base della politica di qualità europea sono i “Sistemi Alimentari di Qualità” e i loghi che li rappresentano. Lo scopo della politica europea è di promuovere tali sistemi generando beni pubblici tenendo conto dei criteri ambientali, sociali e economici alla base della sostenibilità dei sistemi produttivi.  
Lo scopo del progetto è sviluppare ulteriori analisi su come i loghi di qualità possono essere ulteriormente sfruttati per influenzare positivamente lo sviluppo rurale, in particolare nelle aree svantaggiate e di valutare come le riforme vengono applicate nella pratica, come possono essere migliorate e come renderle più efficaci in futuro, fornendo infine, raccomandazioni agli Stati Membri.  
In particolare, il ruolo dell’Università di Parma in Strength2Food copre i seguenti aspetti:  
Aiutare i policy maker e le altre parti interessate a migliorare l'efficacia delle attuali politiche in materia di designazioni di qualità alimentare e appalti alimentari del settore pubblico per migliorare la loro sostenibilità e promozione di diete sane e nutrienti. 
Sviluppare e fornire politiche efficaci per migliorare la sostenibilità complessiva dell'agricoltura e la capacità di un'alimentazione equilibrata. 
Dimostrare e convalidare come stimolare lo sviluppo di nuovi mercati di qualità e catene alimentari locali attraverso iniziative pilota e azioni innovative. 
Massimizzare l'impatto delle attività e dei risultati del progetto attraverso un efficace scambio di conoscenze e comunicazioni con una vasta gamma di parti interessate su pratiche sostenibili aggiornate. 

 

 


Progetto: AGRICORE - Agent-based support tool for the development of agricultural policies - Progetto H2020

Partecipanti:  Prof. Filippo Arfini, Prof.ssa Maria Cecilia Mancini, Prof. Andrea Lasagni, Prof. Marco Riani, Prof. Michele Donati, Prof. Mario Veneziani

Sito web: https://agricore-project.eu/

 

 

AGRICORE è un progetto finanziato dall'UE di 4 anni avviato a settembre 2019. 
AGRICORE è un progetto innovativo ad alta intensità di ricerca che si propone di realizzare un nuovo strumento per il miglioramento dell’attuale capacità di plasmare le linee di intervento politico nel settore agricolo. La visione del progetto si basa sui recenti progressi negli approcci alla modellizzazione del comportamento degli attori economici in agricoltura, dell’evoluzione del clima e delle emissioni di gas serra, nonché degli ecosistemi biologici e quelli intercorsi nell’ICT. AGRICORE svilupperà uno strumento di supporto alle decisioni basato sull’interazione tra agenti (agent-based model), in cui gli agenti sono le singole aziende agricole. Il grande vantaggio di questo approccio è la possibilità che ogni agente ha di valutare individualmente il proprio contesto, prendendo decisioni sulla base della situazione e delle aspettative attuali. Lo strumento decisionale risultante dalle attività del progetto AGRICORE verrà realizzato come un insieme di pacchetti software altamente modulari e personalizzabili, e verrà rilasciato con licenza open-source. Pertanto, le istituzioni potranno migliorare ed aggiornare in modo trasparente lo strumento in caso di necessità. I progressi nella raccolta dati, negli algoritmi di intelligenza artificiale, nei risolutori matematici e nei servizi di cloud computing saranno sfruttati per ottimizzare e velocizzare la fase di parametrizzazione e calibrazione richiesta dagli attuali modelli basati su agenti, che altrimenti risulterebbe lunghissima. L’obbiettivo più ambizioso è quello di imitare il comportamento degli agricoltori insieme alla loro interazione con i propri pari, per valutare in modo credibile gli effetti locali degli eventi globali e delle politiche europee, del miglioramento della progettazione delle politiche pubbliche, nonché attuare valutazioni d’impatto ed il monitoraggio dell’implementazione delle politiche pubbliche e delle conseguenze che ne scaturiscono. 

 


Progetto: PROLIFIC-Integrated cascades of PROcesses for the extraction of proteins and bioactive molecules from Legumes, Fungi and Coffee agro industrial side streams

Responsabile dell’unità UNIPR: Prof.ssa Tullia Tedeschi

Partecipanti:  Prof. Stefano Sforza, Dott.ssa Barbara Prandi, Dott.ssa Sara Cutroneo

Sito webhttps://www.prolific-project.eu/

 

 

Il progetto PROLIFIC ( grant agreement numero 790157) è stato finanziato da Bio Based Industries Joint Undertaking all’interno del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione europea.

L'obiettivo generale del progetto Prolific è quello di applicare, convalidare una serie di processi integrati per il recupero di proteine/peptidi e altri composti ad alto valore aggiunto dai residui agroindustriali di legumi (semi di piselli, fagiolini e ceci), funghi (talee e miceli di diverse specie) e caffè (silver-skins e chicchi verdi non conformi). In particolare gli obiettivi specifici, con cui si articolano le varie attività del progetto sono: una mappatura della disponibilità e sostenibilità delle materie prime scelte (legumi, funghi e residui di caffè) nel corso del progetto; la definizione di protocolli di estrazione flessibili a cascata e completamente scalabili per l'isolamento delle proteine e dei composti bioattivi dai residui vegetali; la conversione e la selezione delle frazioni estratte in ingredienti per le specifiche applicazioni finali degli utenti industriali, in particolare nell’ambito alimentare, della mangimistica e cosmesi.

Il ruolo dell’unità UNIPR è principalmente quello della caratterizzazione delle proteine nella biomassa residua utilizzata, di mettere a punto e ottimizzare procedure di estrazione per le proteine dalle diverse fonti su scala di laboratorio e di fornire consulenza durante i processi successivi di produzione industriale.

 

Progetto: FLIES4VALUE-Insetti per la bioconversione di sottoprodotti agroalimentari in mangimi e sostanze ad alto valore aggiunto 

Responsabile del progetto: Prof.ssa Augusta Caligiani

Partecipanti:  Prof. Stefano Sforza, Prof. Martina Cirlini

Sito web: https://flies4value.it/en

 

 

FLIES4VALUE  è un progetto cofinanziato dal POR FESR, Programma 2014-2020, Asse 1, Azione 1.2.2, Bando per raggruppamenti di laboratori di ricerca, della durata di 3 anni.

Il progetto FLIES4VALUE intende offrire un sistema economico, efficiente, competitivo e a basso impatto per valorizzare gli scarti di industrie agroalimentari regionali sfruttando l’efficacia delle larve di Hermetia illucens o mosca soldato, insetti bioconvertitori, per la produzione di mangimi per galline ovaiole e altre sostanze ad alto valore aggiunto. Gli insetti verranno allevati su una miscela di sottoprodotti scelti in base ai nutrienti e al contenuto in pigmenti. Tanto le biomasse in entrata (sottoprodotti) che quelle in uscita (larve mature) verranno caratterizzate e stabilizzate. Il mangime ottenuto, oltre a proteine e lipidi, fornirà pigmenti naturali ideali per ottenere uova con tuorlo intensamente colorato, come richiesto dal mercato, riducendo così l’uso di pigmenti sintetici. Tramite processi di bioraffineria della biomassa larvale si otterranno frazioni proteiche, lipidiche e chitinose ad alto valore aggiunto ed estratti ad elevata attività enzimatica, di grande interesse per l’industria alimentare/mangimistica.


Progetto: Socially Engaged Universities – SEU - Progetto H2020

Sito web: https://www.seuproject.eu/

 

European Commission reference number: 2018-1-UK01-KA203-048046 

SEU è un progetto cofinanziato dal Programma Erasmus +. L'obiettivo del progetto è condividere l'esperienza e il know-how delle relazioni tra le università europee e le società civili da utilizzarsi come base per una serie di progetti pilota innovativi che sviluppano e condividono nuovi approcci di partenariato. L’Unità di Parma, composta dai ricercatori del Dipartimento SEA e dalla U.O. Internazionalizzazione, è impegnata in tutte le attività del progetto. Nell’ambito del progetto SEU i ricercatori del dipartimento contribuiscono alla valorizzazione delle produzioni alimentari dell’appennino parmense che utilizzano la “menzione” comunitaria “Prodotto di montagna”. 

 

 

 


Progetto: Farm4PR

Responsabile del progetto: Prof.ssa Monica Gatti

Partecipanti:  Prof. Erasmo Neviani, Prof. Benedetta Bottari, Prof. Andrea Summer, Prof. Massimo Malacarne, Prof. Federico Righi, Dott. Paolo Formaggioni, Dott. Piero Franceschi 
Assegnisti: PhD Elena Bancalari, PhD Giorgia Stocco 

Sito web: https://saf.unipr.it/it/node/3893

 

 

Progetto Farm4PR - I sistemi di allevamento del comprensorio del Parmigiano Reggiano DOP: effetti sui batteri lattici e le caratteristiche casearie del latte” - Finanziato dal MIPAAF - D.M. N. 27443 del 25/09/2018 - Selezione pubblica - progetti di ricerca fondo latte –  

Il progetto si pone l’obiettivo di identificare quali possano essere gli aspetti alimentari e ambientali dell’allevamento, le caratteristiche microbiologiche e casearie del latte da selezionare ed utilizzare al fine di proporre un nuovo adeguato sistema di pagamento del latte nel comprensorio del Parmigiano Reggiano. In particolare vuole proporre una visione più integrata del valore di “carica batterica totale” diversificando e valorizzando la carica lattica fermentativa da quella troppo generalmente valutata in toto. Non solo per il legame con il territorio, ma anche, e soprattutto, per l’effetto che questa popolazione batterica ha sulle caratteristiche organolettiche del formaggio durante la stagionatura. Al fine di produrre una proposta scientifica utile ad innovare il sistema di pagamento del latte del comprensorio del PR, il progetto Farm4PR prenderà in considerazione: i) gli allevamenti nel comprensorio, ii) la qualità microbiologica del latte e iii) le caratteristiche casearie del latte. 
La ricaduta immediata più importante del progetto Farm4PR interesserà l’intero comparto lattiero-caseario del comprensorio del Parmigiano Reggiano DOP e sarà incentrata sul miglioramento della qualità del latte da un punto di vista microbiologico e caseario, con particolare riferimento all’incidenza dei caratteri qualitativi (microbiologici e caseari) del latte nei confronti dell’efficienza del processo di caseificazione.

 


Progetto: C'è FERMENTO - Sviluppo di nuovi prodotti latto-fermentati a base di frutta e verdura” 

Durata: aprile 2020 - ottobre 2022

Responsabile del progetto: Prof.ssa Camilla Lazzi

Coordinatore: Silvia Folloni, Open Fields

Partecipanti:  Open Fields (Capofila), Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare dell’Università di Parma - SITEIA-UNIPR, aziende agricole Vespignani Sara-Corte San Ruffillo, Punto Verde BIO e Cà de Frà, EcorNaturaSì, Centoform.
Partecipanti per UNIPR-SITEIA: Prof. Erasmo Neviani, Prof. Valentina Bernini, Prof. Martina Cirlini, Prof. Gianni Galaverna. 

Sito web: https://www.gocefermento.it/

 

 

 

C’è FERMENTO “Sviluppo di nuovi prodotti latto-fermentati a base di frutta e verdura”, è un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, misura 16.1.01 “Gruppi operativi del partenariato europeo per la produttività e la sostenibilità in agricoltura”, Focus Area 2 A (Determinazione n. 7038 del 27/04/2020).

OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI

C’è FERMENTO si propone di sviluppare succhi e puree biologici altamente innovativi a carattere salutistico grazie all’impiego di batteri lattici, in grado di veicolare microrganismi vitali che possano arricchire il microbiota intestinale e composti benefici derivanti dalla loro attività metabolica.

Nello specifico, il progetto prevede diverse attività: i) sviluppare protocolli per l’ottenimento di succhi/puree latto-fermentati, migliorare la resa e la qualità delle materie prime biologiche attraverso un’adeguata gestione agronomica; iii) caratterizzare i prodotti sviluppati per la loro composizione e qualità nutrizionale; iv) individuare nuovi canali di commercializzazione tramite una analisi di mercato; v) diffondere la sensibilità su questi temi attraverso adeguata formazione e divulgazione.

RISULTATI ATTESI

Grazie all’attiva partecipazione di tutti i partner, il progetto permetterà di raggiungere i seguenti risultati: i) migliore qualità e rese delle produzioni di frutta/verdura biologica grazie all’individuazione di efficaci pratiche agronomiche (impiego di compost addizionati di microrganismi del suolo); ii) succhi/puree fermentati in grado di veicolare batteri lattici vitali; iii) succhi/puree fermentati naturalmente arricchiti in polifenoli e vitamine; iv) Prototipi in azienda dei succhi/puree fermentate con produzioni su piccola scala; v) indicazioni del grado di accettabilità dei prodotti sviluppati su potenziali consumatori.

C’è FERMENTO offre, dunque, la possibilità per le aziende partner del GO di partecipare, confrontarsi, sperimentare e prototipizzare su piccola scala la co-creazione di un nuovo prodotto fermentato innovativo e a carattere salutistico, partendo da produzioni di qualità regolamentate (certificate biologiche).


Progetto: Generazione di Antimicrobici a basso Impatto Ambientale (GAIA): recupero di sottoprodotti e scarti vegetali e dall'allevamento di insetti

Responsabile del progetto: Prof.ssa Camilla Lazzi, Prof.ssa Emanuela Zanardi, Prof.ssa Tullia Tedeschi

 

 

 

Progetto POR FSE 2014/2020  - Alte competenze per la ricerca e il trasferimento tecnologico - Finanziato da Regione Emilia Romagna, Delibera Giunta Regionale n. 255 del 30/03/2020 - Selezione pubblica

Il progetto di ricerca si propone di sviluppare nuovi composti antimicrobici naturali e di valutarne l’efficacia sulla formazione ed eradicazione di biofilm, partendo da biomasse di scarto o marginali trattate con metodi biologici e biotecnologici “green” a basso impatto ambientale ed a basso consumo energetico e di risorse. In particolare si utilizzeranno i seguenti metodi: a) Fermentazione in stato solido b) Idrolisi enzimatica. I substrati su cui verranno applicati i suddetti metodi includeranno scarti di lavorazione di leguminose (piselli, fagioli, ceci) e scarti di larve di insetti autorizzati per uso mangimistico in acquacoltura (larve di mosca soldato, Hermetia illucens). I prodotti ottenuti dalla fermentazione e dall’idrolisi verranno testati per la loro attività antimicrobica e caratterizzati al fine di un potenziale uso mangimistico come integratori “green” per la riduzione della prevalenza ed il controllo di patogeni zoonosici nelle specie animali di interesse zootecnico. 

 


Progetto: Produzione di antimicrobici da scarti vegetali”  
“Produzione di composti aromatici a partire da sottoprodotti di natura ortofrutticola

Responsabile del progetto: Prof.ssa Camilla Lazzi

 

 

 

 

Progetti Cariparma-Sessione Erogativa generale 2017 e 2018-  Finanziati dalla Fondazione Cariparma - selezione pubblica

Entrambi i progetti, seppur con obiettivi finali differenti, sono stati rivolti alla valorizzazione dei sottoprodotti dell’agricoltura e della trasformazione del territorio mediante fermentazione. In particolare è stato sfruttato il potenziale metabolico dei batteri lattici nel convertire substrati al fine di produrre composti ad alto valore aggiunto.  L’utilizzo dei batteri lattici come “cell factories” è risultato vincente per la produzione di aromi e per la produzione di estratti ad attività antimicrobica. 

 

 


Progetto: VIVALDI

Responsabile del progetto: Prof. Sergio Ghidini

Sito web: https://www.vivaldi-ia.eu/

 

Vivaldi è un progetto finanziato nell’ambito di Horizon 2020 (progetto n. 773422). Il progetto mira allo sviluppo e validazione di test rapidi per la rilevazione di patogeni in matrici animali e alimentari. Nello specifico viene allestita e validata una metodica per la rilevazione rapida di virus di Influenza aviare, Salmonella e Campylobacter. 

 

 


Progetto: CLASSYFAMR 

Responsabile del progetto: Prof.ssa Adriana Ianieri

 

 

 

 

Il progetto, realizzato in convenzione con il Ministero della Salute e con l’istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna mira allo sviluppo di un sistema informativo volto al monitoraggio delle aziende zootecniche per quanto riguarda i parametri benessere animale, biosicurezza, consumo del farmaco ed antimicrobico resistenza. Nello specifico l’unità di Ispezione di Parma si occupa di sviluppare indicatori di benessere e salute animale mediante rilevazioni al momento della macellazione, nonché dello studio dei rapporti tra consumo di farmaco ed anti microbico resistenza dei ceppi microbici isolati dalle aziende.  

 

 

 


Progetto: Plasmafood

Responsabile del progetto: Prof. Massimiliano Rinaldi

Partecipanti:  Prof.ssa Ileana Ramazzina -  Assegnisti: PhD Paola Littardi

Sito web: https://site.unibo.it/prin-plasmafood/it

 

Studio e ottimizzazione del trattamento al plasma freddo per il miglioramento della qualità e sicurezza degli alimenti (Plasmafood)” 
 PRIN2017 – 

 

 

 

 

 


Progetto: Progetto AGER

Responsabile del progetto: Prof.ssa Emma Chiavaro

Partecipanti:  Prof.ssa Eleonora Carini, Prof. Massimiliano Rinaldi 

Sito web: https://olivoeolio.progettoager.it/index.php

 

 

Sustainability of the Olive - oil System (S.O.S.)


Progetto: MED4Youth - Mediterranean Enriched Diet for tackling Youth Obesity

Responsabile del progetto: Prof. Daniele Del Rio 

Partecipanti:  Prof. Francesca Scazzina, Prof. Furio Brighenti, Dott. Pedro Mena, Dott.ssa Alice Rosi, Dott. Marco Spinelli, Prof. Federico Bergenti, Dott.ssa Stefania Monica, Prof. Carlo Caffarelli

Sito web: https://med4youth.eu/

 

 

MED4Youth è un progetto finanziato all’interno del programma europeo “PRIMA - Initiative Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area” della durata di 3 anni avviato a dicembre 2019.

Lo scopo principale del progetto è dimostrare che un’alimentazione ispirata alla Dieta Mediterranea, a basso contenuto energetico ed arricchita con prodotti tipici dell’area del Mediterraneo, quali melograno, ceci, frutta a guscio e pane a lievitazione naturale, è più efficace nel ridurre il peso corporeo e i fattori di rischio cardiovascolare associati all'obesità giovanile rispetto a una dieta convenzionale a basso contenuto energetico.

A tal fine, una delle attività centrali oggetto del progetto MED4Youth sarà la conduzione di uno studio multicentrico di intervento dietetico che durerà quattro mesi e sarà condotto su 240 adolescenti, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, affetti da obesità e provenienti da Italia, Spagna e Portogallo. L’Università di Parma costituirà il centro italiano di riferimento per la conduzione di questo studio d’intervento, mirato anche a comprendere, mediante l’utilizzo di tecniche omiche, se e come la Dieta Mediterranea possa essere coinvolta nella modulazione del microbiota e nella produzione di specifici metaboliti colonici. Questo approccio multidisciplinare permetterà di aumentare le conoscenze relative ai benefici della Dieta Mediterranea nella prevenzione dell’obesità e di fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione giovanile europea.


Progetto:Preventomics - Empowering consumers to PREVENT diet-related diseases through OMICS sciences)

Responsabile del progetto: Prof. Daniele Del Rio 

Partecipanti: Prof. Francesca Scazzina, Prof. Furio Brighenti, Dott. Pedro Mena, Dott.ssa Alice Rosi, Dott.ssa Claudia Favari, Dott.ssa Letizia Bresciani, Dott. Marco Spinelli, Prof. Chiara Dall’Asta, Prof. Augusta Calligiani, Prof. Federico Bergenti

Sito web: https://preventomics.eu/

 

 

Il progetto PREVENTOMICS fa parte del programma H2020, sostenuto dall'Unione Europea. Il progetto, della durata di 3 anni, è focalizzato sulla nutrizione personalizzata e si basa sullo sviluppo di piani alimentari personalizzati per migliorare la salute e prevenire l’insorgenza di malattie di specifici gruppi di adulti.

All’interno di Preventomics verranno sviluppati piani personalizzati per la nutrizione e gli stili di vita al fine di migliorare la salute delle persone, basandosi su caratteristiche individuali come quelle fisiche e comportamentali, lo stile di vita, il genotipo, le preferenze e la condizione fisica. I piani di salute personalizzati terranno in considerazione le esigenze e i fabbisogni dei singoli utenti per fornire indicazioni sui comportamenti da seguire, sfruttando le potenzialità delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT). Grazie al potenziale delle tecniche omiche, soprattutto della metabolomica, il progetto permetterà di conoscere lo stato di salute metabolica, e si focalizzerà su tecniche orientate a indurre un cambiamento nel comportamento delle persone con strumenti di nutrizione preventiva personalizzata, accessibili a tutti, per promuovere mutamenti nelle abitudini e realizzare il miglioramento della salute in maniera sostenibile e duratura.


Progetto: FOODPHYT-Food phytochemicals matter for cardiometabolic health 

Responsabile del progetto: Prof. Daniele Del Rio 

Partecipanti: Dott. Pedro Mena, Dott. Giuseppe Di Pede, Dott.ssa Letizia Bresciani, Dott.ssa Claudia Favari, Dott. Michele Tassotti

Sito web: https://www.healthydietforhealthylife.eu/index.php/joint-activities-2/report/205

 

FOODPHYT è un progetto co-finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) con la Joint Programming Initiative (JPI) HDHL-INTIMIC (2019): METADIS - Impact of Diet, Food Components and Food Processing on Body Weight Regulation and Overweight Related Metabolic Diseases, della durata di 3 anni.

Lo scopo principale del FOODPHYT è consolidare ed armonizzare le conoscenze relative al metabolismo e al ruolo di alimenti e bevande ricchi di fitocomposti nella prevenzione delle patologie cardio-metaboliche, individuando i possibili meccanismi d’azione attraverso i quali agirebbero. Le informazioni, raccolte durante una prima fase di ricerca bibliografica, saranno utilizzate per l’aggiornamento e l’ampliamento del database “PhytoHub” (http://phytohub.eu/) nel tentativo di soddisfare le richieste di una vasta gamma di potenziali utilizzatori. Un approccio metabolomico permetterà di identificare i biomarker di consumo di alimenti di origine vegetale e i principali metaboliti dei fitocomposti, associando la loro presenza in campioni biologici ad una serie di outcomes cardio-metabolici e ad eventuali metabotipi associati alla loro produzione. FOODPHYT permetterà di approfondire e migliorare le conoscenze circa la potenzialità e la qualità nutrizionale degli alimenti di origine vegetale, fornendo un efficace strumento per la consulenza alimentare utile all’implementazione di raccomandazioni nutrizionali mirate.



Progetto: Caterpillar – “CAnapa TEssile peR la ProduzIone di aLimenti funzionaLi e di biomAsse pRoteiche per l’alimentazione animale”

Responsabile del progetto: Prof.ssa Martina Cirlini

Partecipanti: Prof.ssa Chiara Dall’Asta, Prof.ssa Augusta Caligiani, Prof.ssa Eleonora Carini, Prof.Gianni Galaverna.

 

 

Finanziato da: Regione Emilia-Romagna

Progetto Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, Misura 16.1 focus area 2A –Finanziato da Regione Emilia Romagna, Delibera Giunta Regionale n.4356 del 13/03/2020 - Selezione pubblica

La “biobased economy” (BBE) è considerata una delle principali strategie per la crescita sostenibile dell’economia europea, e la canapa per le sue peculiarità è una coltura d’elezione per sostenere tali nuove strategie. La canapa è, infatti, una coltura a basso input, è una coltura da rinnovo che può sostituire nelle semine primaverili del nostro territorio il mais o il girasole ed è una coltura d’elezione nella rotazione di un’azienda in agricoltura biologica. Il Piano CATERPILLAR si inserisce nel contesto della filiera canapicola italiana con l’obiettivo di diversificare la produzione ed aumentare la redditività mediante l’espressione di tutte le potenzialità della coltura, generando nuovi sottoprodotti ad elevato valore aggiunto ed aprendo all’azienda agricola l’opportunità di ingresso in nuovi mercati. In particolare, il Piano è finalizzato alla caratterizzazione oggettiva di farina ed olio di canapa per la formulazione di preparati dietetici per l’alimentazione umana, ed alla produzione di additivi per l’industria mangimistica dagli scarti delle lavorazioni della canapa da fibra.

Gli obiettivi specifici del Piano sono:

1. Produzione di olio e farina da seme di canapa biologica e caratterizzazione chimica del profilo nutrizionale e nutraceutico;

2. Sviluppo di nuovi formulati per la panificazione contenenti farina ed olio di canapa e caratterizzazione del profilo sensoriale e nutrizionale;

3. Messa a punto di un sistema ecocompatibile per la pulizia della fibra macerata, basato sull’impiego di larve del dittero Hermetia Illucens;

4. Caratterizzazione del profilo nutrizionale della biomassa larvale allevata su fibra di canapa macerata, al fine di una sua valorizzazione per l’uso industriale, alimentare o mangimistico;

5. Frazionamento della biomassa larvale e produzione di additivi proteici per l’alimentazione animale;

6. Realizzazione di un modello di filiera biologica corta e sostenibile da applicare anche ad imprese agricole biologiche situate in aree interne con problemi di sviluppo.


Progetto: MiMe4Health – “Prodotti carnei e lattiero‐caseari innovativi per la salute del consumatore – Innovative meat and milk product for consumer’s health”

Responsabile del progetto: Prof. Gianni Galaverna

Partecipanti: 

Prof.ssa Chiara Dall’Asta, Prof.ssa Annamaria Buschini, Prof.ssa Tullia Tedeschi, Prof.ssa Martina Cirlini

Assegnisti: PhD Cecilia Loffi, PhD Serena Galati

Sito web: http://www.mime4health.it/nqcontent.cfm?a_id=19441

 

 

Finanziato da: Regione Emilia-Romagna

POR FESR 2014-2020. Azione 1.2.2. Progetti di Ricerca Industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della Strategia di Specializzazione Intelligente

Obiettivo del progetto è ampliare la gamma dei prodotti di salumeria e lattiero-caseari, mettendo a punto nuove produzioni che, per ciascuna categoria, corrispondano ad aspettative del consumatore che, pur apprezzando questi prodotti, è attento all’aspetto nutrizionale/salutistico e attualmente non trova adeguata risposta. Nel caso dei prodotti a base di carne, penalizzati da additivi, sale e grassi saturi, l’obiettivo è realizzare una produzione compatibile con un’etichetta pulita o cortissima, dosaggi ridotti di sale, meno grassi saturi, nuove proprietà funzionali. Nel caso dei prodotti lattiero-caseari, l’obiettivo è migliorare la digeribilità del latte, i micronutrienti, e realizzare prodotti funzionali da Parmigiano Reggiano. Obiettivo collegato a quanto descritto, è l’individuazione e la validazione di indicatori di qualità, funzionali, metabolici e tossicologici, che documentino gli avanzamenti realizzati con i prototipi, nella riduzione di molecole con effetto negativo sulla salute, nella bioaccessibilità dei nutrienti e dei componenti funzionali, nelle attività antinfiammatorie, anticitotossiche e antigenotossiche. Gli obiettivi saranno perseguiti in continuo scambio con il partenariato industriale. I risultati attesi consistono in: modifiche di processo per entrambe le categorie, inclusive di nuovi starter dedicati; salumi crudi e cotti senza o con riduzione di additivi come il nitrito, con antiossidanti e integratori derivati da fonti vegetali (terrestri e acquatiche), meno sale e grassi saturi; latti delattosati con maggiore digeribilità, formaggi freschi arricchiti di micro-nutrienti, estratti funzionali proteici da Parmigiano Reggiano iposodico; nuovi marker nutrizionali, funzionali, tossicologici e metabolici, utili alle Aziende per descrivere e differenziare i prodotti in un’ottica di tipo salutistico; accettabilità dei prototipi migliori (test del consumatore) e scelta dei prodotti da industrializzare.

In particolare, i risultati attesi sono:

1) Realizzazione di salumi a etichetta pulita/corta e miglior profilo nutrizionale.

2) Realizzazione di prodotti lattiero-caseari con migliore digeribilità, funzionalità e profilo nutrizionale.

3) Caratterizzazione di salumi e prodotti lattiero-caseari, tradizionali e innovativi mediante indicatori di valenza qualitativa, nutrizionale, di bioaccessibilità e tossicologica.

4) Identificazione dei migliori prototipi da trasferire in ambito industriale.

5) Linee guida e protocolli tecnologici per la produzione dei prototipi di salumi e prodotti lattiero-caseari selezionati.

Nell’ambito dei due anni di progetto si prevede di mettere a punto nuove formulazioni per la produzione di almeno tre tipologie di salumi crudi (salame, strolghino) e cotti (prosciutto cotto), un latte delattosato predigerito ad alta digeribilità, un nuovo ingrediente a base di formaggio iposodico delipidizzato per la formulazione di nuovi alimenti.

Il trasferimento in ambito produttivo aziendale dei prototipi apre nuovi scenari di mercato con prodotti clean label a migliorato valore nutrizionale e indirizzati anche a specifiche categorie di consumatori.


Progetto: Progetto H2020 "Sustainable Innovation of Microbiome Applications in food system" - SIMBA (Grant Agreement No. 818431)

Responsabile del progetto: Prof.ssa Elena Maestri

Partecipanti: Prof. Nelson Marmiroli, Prof.ssa Marina Caldara, Prof.ssa Mariolina Gullì, Dott. Riccardo Rossi

Sito webhttps://simbaproject.eu/

 

 

SIMBA (Innovazione sostenibile delle applicazioni di microbiomi nel sistema alimentare) è un progetto di innovazione europeo, finanziato nell'ambito del programma di finanziamento Horizon 2020, che fornisce un approccio olistico e innovativo allo sviluppo di soluzioni microbiche per aumentare la sicurezza alimentare e nutrizionale. Il progetto quadriennale SIMBA riunisce 23 partner distribuiti in tutto il continente europeo, tra Università, centri di ricerca e piccole e medie imprese. E’ coordinato dall’istituto finlandese LUKE.

Lo scopo del progetto è di comprendere meglio la struttura e la funzione del microbioma, relative alle catene alimentari marine e terrestri e di verificare la sostenibilità delle innovazioni microbiche del sistema alimentare. Concentrandosi principalmente su agricoltura e acquacoltura, SIMBA sfrutterà le complesse comunità microbiche del suolo e del mare per la produzione alimentare sostenibile, offrendo benefici tangibili alla società.

Il team di SITEIA.PARMA si occuperà di:

•       Applicazioni di microrganismi a colture di pomodoro, mais e frumento in combinazione con biochar da biomasse vegetali e valutazione degli effetti positivi su crescita e rese

•       Messa a punto di metodi per la rilevazione di comunità microbiche in agroecosistemi

•       Applicazioni di microrganismi al riutilizzo di residui delle coltivazioni

•       Studio di biofilm in ambito marino e loro eventuale applicazione a colture in ambienti salini

•       Valutazione dell’impatto delle innovazioni su agricoltori e consumatori

•       Divulgazione e formazione


Progetto: Progetto PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area Programme)  " Novel approaches to promote the sustainability of olive cultivation in the Mediterranean"

SUSTAINOLIVE (Grant Agreement No. 1811)

Responsabile del progetto: prof. Nelson Marmiroli

Partecipanti: Dott.ssa Caterina Agrimonti, Prof.ssa Elena Maestri, Dott.ssa Francesca Mussi, Dott. Luca Pagano

Sito web: https://sustainolive.eu/

 

 

 

SUSTAINOLIVE (Approcci innovativi per promuovere la sostenibilità degli oliveti nel Mediterraneo) è un progetto coordinato dall’Università di Jaen (Spagna). Ha l’obiettivo di aumentare la sostenibilità nella coltivazione degli oliveti attraverso l’attuazione e la promozione di soluzioni tecnologiche innovative sostenibili basate su concetti agro-ecologici e sullo scambio di conoscenze e co-creazione tra i vari attori e utilizzatori finali. A tal fine, il progetto svolgerà le seguenti attività, in cui è coinvolto il centro CIDEA dell’Università di Parma:

·       Identificazione delle diverse condizioni pedoclimatiche, paesaggistiche, socio-economiche e politiche, e dei diversi livelli di conoscenza tecnologica, nei principali Paesi produttori di olio d’oliva del Mediterraneo (Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Tunisia e Marocco);

·       Identificazione di soluzioni e strategie tecnologiche in grado di adattarsi alla varietà di coltivazione dell’olivo, che forniscano servizi ecosistemici portando a una migliore resilienza delle coltivazioni e a una maggiore stabilità delle produzioni: uso di comunità vegetali e integrazione di allevamento animale, potature e smaltimento dei residui, fertilizzazione sostenibile, uso dell’acqua e integrazione nel paesaggio

·       Valutazione di un’ampia gamma di variabili relative ai servizi eco sistemici e all’impatto socio-economico e alla valutazione del ciclo di vita all’interno di una rete di aziende olivicole che hanno già fatto uso delle suddette tecnologie;

·       Attuazione delle tecnologie innovative per il riutilizzo di prodotti derivanti dai frantoi per scopi agricoli al fine di ottenere ammendanti sostenibili e per una loro valorizzazione.


Progetto: ‘METROFOOD-RI Preparatory Phase Project’ — ‘METROFOOD-PP’ (H2020-INFRADEV-2018-2020), proposal n. 871083 (dal 01-12-2019 al 01-06-2022): High-level metrology services in food and nutrition for the enhancement of food quality and safety.

Responsabile del progetto: Prof.ssa Maria Careri

Partecipanti: Prof. Furio Brighenti, Prof. Alessandro Pirondi

Sito webhttps://www.metrofood.eu/preparatory-phase.html

 

 

 

Il progetto, coordinato da ENEA e presentato in risposta ad un bando Horizon 2020 della roadmap del Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca (ESFRI – European Strategy Forum on Research Infrastructures) vedrà anche l’Università di Parma impegnata nella costruzione dell’infrastruttura di ricerca europea METROFOOD-RI relativamente ai seguenti aspetti:

- definizione della policy per la valutazione della performance scientifica di METROFOOD-RI anche con riferimento alle singole discipline in essa rappresentate (scienze agrarie, scienze della nutrizione, chimica analitica, tossicologia degli alimenti);

- definizione della policy per la diffusione dei risultati delle attività poste in essere e di condivisione con gli stakeholders;

- definizione dell’architettura dell’infrastruttura fisica METROFOOD-RI per la parte metrologica e per quella degli alimenti;

- definizione della Carta dei Servizi di METROFOOD-RI.

Obiettivo finale del progetto è lo sviluppo di metodologie e procedure armonizzate a livello europeo per eseguire misure chimiche e biologiche sempre più affidabili.

Il progetto coinvolge 48 tra le maggiori istituzioni di 18 Paesi europei impegnate nel campo della sicurezza alimentare, qualità, tracciabilità degli alimenti e contrasto a sofisticazioni e contraffazioni.

La parte Italiana di METROFOOD è supportata da sei Ministeri: MIUR, MISE, Ministero della Salute, MIPAAF, MAECI, MATTM ed è costituita da 12 Enti: ENEA, CNR, CREA, Fondazione Edmund Mach, ICQRF, Istituto Europeo di Oncologia, INRIM, ISS, Università di Brescia, Università di Napoli Federico II, Università di Parma, Università di Udine.

L’infrastruttura ha ricevuto il supporto e l’approvazione di organismi pubblici e privati fra i più importanti, fra cui l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).


Progetto: PRIN 2017 (2017YER72K): “Development of novel DNA-based analytical platforms for the rapid, point-of-use quantification of multiple hidden allergens in food samples”

Responsabile del progetto: Prof.ssa Monica Mattarozzi

 

 

Il progetto prevede la collaborazione di sei unità di ricerca con esperienza nell’ambito sia della bio-sensoristica, comprendendo anche la progettazione e fabbricazione di dispositivi a trasduzione ottica ed elettrochimica, che nello sviluppo di procedure per il trattamento del campione e messa a punto di metodi di conferma basati sulla cromatografia liquida-spettrometria di massa. Lo scopo del progetto è lo sviluppo di strategie analitiche innovative basate sul riconoscimento da parte di sequenze di DNA per la determinazione di tracce di allergeni nascosti in alimenti. In particolare, l’unità di Parma si focalizzerà sulla messa a punto di un metodo LC-MS/MS, prevedendo una fase di estrazione efficace anche per prodotti alimentari, seguita da una fase di purificazione e pre-concentrazione dell’estratto sfruttando le capacità di riconoscimento di aptameri, come recettori biomimetici.

 

Progetto: HiStabJuice - Establishing a strong and lasting international training network for innovation in food and juice industries: a 4D-research approach for fruit juice processing. 

Responsabile del progetto Unità di Parma: Prof.ssa Sara Rainieri

Partecipanti: fanno parte dell’unità operativa dell’Università di Parma i Proff. Giuseppe Vignali, Massimiliano Rinaldi, Benedetta Bottari, Valentina Bernini, Luca Cattani (PhD), Fabio Bozzoli, Davide Barbanti e Maria Paciulli (PhD).  

Sito web: https://cordis.europa.eu/project/id/956257

Finanziamento: nell’ambito del bando Horizon 2020-MSCA-ITN-2020 - Type of Action MSCA-ITN-ETN 
Durata: 4 anni a partire dal 09/2020 

 

 

HiStabJuice si prefigge di creare una rete intersettoriale e interdisciplinare che svolga un ruolo da riferimento primario nel settore agro-alimentare europeo ed extra-europeo della trasformazione della frutta. Il progetto combina le competenze scientifiche di 5 Università e 2 Istituti di ricerca con l'esperienza tecnologica di 10 partner industriali di 7 paesi dell'UE. I dottorandi vincitori delle borse Marie Curie lavoreranno insieme sulla valutazione dei vari fattori che influenzano la stabilità del colore ed il mantenimento delle proprietà qualitative nei succhi di frutta lungo il processo produttivo, con particolare attenzione al ruolo svolto dalle materie prime e dalle tecniche di stabilizzazione, nonché sull’analisi degli effetti associati che possono interagire con la qualità sensoriale e gli aspetti nutrizionali dei prodotti finali.  
L’approccio innovativo di tale progetto ha come obiettivo quello di effettuare la prima completa analisi dell’influenza degli enzimi, della varietà dei frutti, del grado di maturazione al momento del raccolto, delle tecniche di trasformazione e stabilizzazione sia convenzionali che innovative del prodotto (pastorizzazione, congelamento, campo elettrico pulsato, riscaldamento ohmico, alta pressione) sulla stabilità del colore e sulla preservazione del valore nutrizionale dei succhi di frutta. In particolare, i differenti processi tecnologici saranno valutati con un approccio 4D (ovvero dal punto di vista microbiologico, enzimatico, nutrizionale e dei parametri chimico-fisici). Questo consentirà di definire criteri empirici, ma statisticamente robusti, al fine di decidere tipo ed epoca di raccolta per la frutta, definirne l’ottimale stato di maturazione e scegliere il miglior metodo di trasformazione da adottare al fine di garantire la conservazione delle proprietà qualitative, nonché la migliore stabilità del colore e dei nutrienti.