Scienze economiche e manageriali - Management and economic sciences

Indirizzo: Via Kennedy 6, 43125, Parma

COME RAGGIUNGERCI:

Tematiche di Marketing alimentare 

Personale Strutturato

Prof. Guido Cristini - guido.cristini@unipr.it 
Prof. ssa Silvia Bellini - silvia.bellini@unipr.it   
Prof. ssa  Maria Grazia Cardinali - mariagrazia.cardinali@unipr.it  
Prof. ssa  Sabrina Latusi - sabrina.latusi@unipr.it  
Prof. ssa  Beatrice Luceri - beatrice.luceri@unipr.it 
Prof. Edoardo Sabbadin - edoardo.sabbadin@unipr.it 
Prof. ssa  Donata Tania Vergura - donatatania.vergura@unipr.it 

Dott.ssa Cristina Zerbini - cristina.zerbini@unipr.it

Assegnisti di ricerca

Dr.ssa  Benedetta Grandi (benedetta.grandi@unipr.it)

Ricercatori

Dr.ssa  Benedetta Grandi (benedetta.grandi@unipr.it)

Dottorandi di ricerca

Dr.ssa Giada Salvietti (giada.salvietti@unipr.it) 

Afferenza:

Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

Temi di ricerca:

Nell’ambito delle attività di ricerca dei colleghi di Marketing una rilevante attenzione viene riconosciuta all’analisi del sistema alimentare in termini di creazione di valore per i clienti, le imprese e, più in generale, l’intero sistema degli stakeholder.

Nel corso degli anni, le indagini realizzate in larga misura su sollecitazione di imprese o associazioni di categoria, hanno avuto come focus sia l’analisi competitiva delle filiere, sia la relazione bi-direzionale con il consumatore finale. In questo quadro, lo sforzo di ricerca si è concentrato sulle principali determinanti evolutive degli ambiti di relazione, attraverso lo studio di modelli in grado di interpretare gli indirizzi di mutamento in atto nei comportamenti di consumo e di acquisto della domanda finale, in relazione alle strategie poste in essere dalle imprese produttrici o di distribuzione. In diversi casi gli studi realizzati hanno avuto come sbocco finale delle pubblicazioni; in altri casi, invece, sono stati redatti dei rapporti riservati messi a disposizione esclusiva dei Committenti (e non riportati di seguito).

Nello specifico, il gruppo di ricerca si occupa delle tematiche: Differenziazione di marketing e strategie di branding; Politiche di marketing della distribuzione a supporto degli assortimenti alimentari; Comportamento di acquisto e di consumo della domanda finale relativi a prodotti alimentari; Sostenibilità e processi di valutazione del packaging da parte della distribuzione e degli acquirenti/consumatori.

Differenziazione di marketing e strategie di branding: in questo ambito, le ricerche hanno perseguito tre precisi filoni. Il primo ha esplorato le strategie perseguite dalle imprese industriali (prevalentemente di ambito alimentare) per creare valore intorno alla marca, nonché le azioni poste in essere nei confronti della domanda finale al fine di qualificare e migliorare l’equity complessivo. Il secondo ha considerato maggiormente il quadro delle politiche poste in essere dai distributori per favorire una positiva sinergia tra insegna e marca al fine della creazione di un rapporto fiduciario con il cliente. Le esperienze più diffuse hanno riguardato l’innovazione di marca (e di prodotto) realizzata attraverso l’entrata in mercati dimensionalmente più ridotti, ma economicamente più redditizi in quanto in crescente sviluppo (area del biologico, del funzionale, dell’eccellenza qualitativa, del “Made in Italy”, ecc.). Processo quest’ultimo realizzato attraverso la collaborazione di imprese copacker di medie e piccole dimensioni presenti nelle diverse aree a vocazione alimentare. Il terzo filone, infine, ha esplorato le relazioni, mediate e amplificati da adeguate politiche di marca, tra gli elementi identitari e valoriali del territorio e l’offerta agroalimentare, culturale e turistica che ne è espressione.

Politiche di marketing della distribuzione a supporto degli assortimenti alimentari: in questo contesto, le indagini realizzate si sono concentrate sull’analisi delle politiche di marketing poste in essere dalla distribuzione nell’intento di accrescere la fedeltà del consumatore finale. In tale cornice, e con particolare riferimento all’ambito dei prodotti alimentari, gli studi hanno messo in luce che le azioni di marketing in grado di raggiungere il risultato di una maggiore fedeltà negli acquisti da parte della domanda sono riconducibili in prevalente misura alla gestione attenta della categoria merceologica e degli strumenti a supporto della sua valorizzazione all’interno del punto vendita (in primo luogo, attività promozionali, referenziamento prodotti e space allocation).

Comportamento di acquisto e di consumo della domanda finale relativi a prodotti alimentari: lo studio del comportamento del consumatore e dei processi decisionali di acquisto dei prodotti alimentari appare un filone particolarmente articolato e in crescente sviluppo. In questo ambito, le indagini che sono state realizzate (di natura qualitativa e quantitativa) hanno avuto il merito di analizzare le modalità di scelta da parte della domanda considerando le dimensioni di tipo cognitivo e di tipo emozionale. Nel corso degli anni sono state attivati nuovi strumenti di “registrazione” del sistema percettivo dell’utente che hanno fornito importanti riscontri circa il grado di predittività delle azioni di acquisto e di consumo (si pensi al face rider e alla strumentazione di rilevazione neurologica). Nel quadro appena prospettato, gli studi condotti hanno focalizzato l’attenzione sui fattori che impattano sull’intenzione all’acquisto e sulla disponibilità a spendere del consumatore. Le indagini hanno spaziato dalle etichette (nutrizionali e sostenibili), al packaging (in relazione ai materiali e al design), alla comunicazione presente nel punto vendita, alla scelta di fronte agli scaffali o in altri punti focali del punto vendita.  I risultati raggiunti hanno consentito di animare il dibattito scientifico nazionale ed internazionale.

Sostenibilità e processi di valutazione del packaging da parte della distribuzione e degli acquirenti/consumatori: la profonda revisione delle strategie di impresa in direzione di un approccio sostenibile rappresenta un compito centrale per il management distributivo al quale sono affidati obiettivi di mercato. L’attenzione da parte del cliente finale e dei diversi stakeholder dell’impresa richiede un ripensamento globale relativo non solo ai processi e ai prodotti quanto ai valori e i principi che sono alla base della reputazione dell’impresa e delle marche in portafoglio. In questo ambito, gli studi effettuati e alcuni ancora in corso si occupano di comprendere in che modo i nuovi obiettivi di lungo termine di natura ambientale, sociale ed economica possano impattare sulle diverse filiere alimentari e, in tale contesto, come possano mutare le funzioni un tempo presidiate dai maggiori attori. Recuperando i principali modelli di riferimento in tema di relazione nei canali, è possibile studiare modalità specifiche nella gestione dei processi economici in grado di creare valore per le imprese presenti nelle filiere assicurando al contempo una sostenibilità reale per il sistema nel suo insieme. In questo ambito le scelte di packaging sono centrali e la distribuzione moderna è chiamata a modificare i criteri di selezione dei materiali all’interno dei diversi reparti e categorie in tempi alquanto ridotti.

 

Pubblicazioni principali (max 10) ultimo triennio (2019-2022):

1. Cristini G., Zerbini C. (2021). Buono per Te, Buono per il Pianeta. La strategia di sostenibilità di Barilla. Micro & Macro Marketing, Vol. 30, No. 3, pp. 649-678

2. Luceri B., Zerbini C., Vergura D.T. (2021). EU Ecolabel: il ruolo delle etichette ambientali nel processo decisionale di acquisto. Micro & Macro Marketing – Special Issue “Towards a sustainable economy: the marketing perspective”, Vol. 30, No. 2, pp. 357-380

3. Vergura D.T., Zerbini C., Luceri B., Cristini G. (2020). Environmental sustainability and food packaging. The role of packing material in purchasing decisions. SINERGIE, Vol. 38, No. 3, pp. 149-163, ISSN: 0393-5108, DOI: https://doi.org/ 10.7433/s113.2020.09

4. Latusi S.; Prodotto, Marca, Territorio. Milano, Franco Angeli (2020)

5. Luceri B., Vergura D. T., Zerbini C.; The effect of packaging material on consumer evaluation and choice: A comparison between glass and tetra-pak in the olive oil sector. In: Silvestri C., Piccarozzi M., Aquilani B., Customer satisfaction and sustainability initiatives in the fourth industrial revolution, Pennsylvania, USA, IGI Global (2020)

6. Zerbini C., Luceri B., Marchetti C., Di Dio C.; Shaping consumption propensity through the emotional response evoked by nutritional labels: Evidence from an fMRI study. Food Research International, 125 (2019)

7. Vergura D.T., Zerbini C., Luceri B.; “Palm oil free” vs “sustainable palm oil”: The impact of claims on consumer perception. British Food Journal, 121 (9), 2027-2035 (2019)

8. Zerbini C., Vergura D.T., Luceri B.; How fair-trade claims and emotional empathy affect the consumer’s propensity to buy fair chocolate?. British Food Journal, 121 (7), 1605-1613 (2019)

9. Zerbini C., Vergura D.T., Latusi S.; A new model to predict consumers' willingness to buy fair-trade products. Food Research International, 122, 167-173 (2019)

 

Principali collaborazioni

Nazionali

Università Cattolica del Sacro Cuore - Facoltà di Facoltà di Scienze della Formazione 

 

PROGETTI ATTIVI

Nel dettaglio le ricerche attualmente in corso risultano: 

La valorizzazione dei brand alimentari nelle catene della distribuzione moderna: la gestione partecipativa delle leve di retail mix 
Coordinatore del Progetto: Guido Cristini 
Partecipanti al progetto: Cristina Zerbini 

Innovazioni di packaging e valutazione della clientela: analisi delle determinanti di acquisto 
Coordinatore del Progetto: Beatrice Luceri 
Partecipanti al progetto: Tania Vergura, Cristina Zerbini 

Strategie sostenibili o obiettivi dell’Agenda 2030: modelli di sperimentazione in alcune imprese alimentari leader  
Coordinatore del Progetto: Guido Cristini 
Partecipanti al progetto: in corso di definizione 

 

PROGETTI IN COLLABORAZIONE CON AZIENDE E CONSORZI:

Design group Italia. Impatto dei materiali del packaging sulla percezione e sul comportamento del consumatore. Responsabile: Prof.ssa Beatrice Luceri 

Gesa Vending. Favorire scelte di consumo salutari attraverso la disposizione dei prodotti all’interno delle vending machine. Responsabili Prof. Gianpiero Lugli e Dott.ssa Cristina Zerbini 

Nota industria italiana del comparto food non citabile per ragioni di riservatezza. Determinare la percezione e la probabilità di successo di un nuovo prodotto in fase di lancio mediante le tecniche di brain imaging. Responsabili: Prof. Gianpiero Lugli e Prof.ssa Beatrice Luceri 

Nota azienda commerciale nazionale non citabile per ragioni di riservatezza.  BIG Data e segmentazione della domanda in un contesto di omnicanalità. Responsabile: Prof.ssa Beatrice Luceri 

 

Tematiche di Accounting ed Economia aziendale

Personale Strutturato

Prof. Paolo Andrei - paolo.andrei@unipr.it 
Prof.ssa Federica Balluchi - federica.balluchi@unipr.it 
Prof.ssa Katia Furlotti - katia.furlotti@unipr.it 
Prof. Pierluigi Marchini - pierluigi.marchini@unipr.it 
Prof.ssa Veronica Tibiletti - veronica.tibiletti@unipr.it 
Prof. Antonello Zangrandi - antonello.zangrandi@unipr.it 

Afferenza:

Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

 

Temi di ricerca

Il tema del Food è affrontato dai colleghi di Accounting ed Economia aziendale con un’ottica di analisi che privilegia, da un lato, la prospettiva contabile e, dall’altro, la tematica della sostenibilità. In particolare, il gruppo di ricerca si occupa dei seguenti ambiti: Consorzio del Prosciutto di Parma, European Food Chain Sustainability, Agro-biodiversity e sostenibilità nell’allevamento animale, CSR e accountability nel settore food.

The Parma Ham Consortium: Some Insights from an Historical Perspective: Lo scopo della ricerca è quello di evidenziare, in una prospettiva storica, i cambiamenti inerenti le funzioni svolte e la struttura di corporate governance del Consorzio. La ricerca si basa sull’analisi dei documenti di bilancio e di altri documenti che illustrano gli aspetti contabili e di governance, evidenziandone i principali elementi che hanno caratterizzato l'evoluzione del ruolo svolto dal Consorzio e l'impatto che ha avuto sulla produzione e sulla vendita del Prosciutto di Parma.

Strengthening European Food Chain Sustainability by Quality and Procurement Policy: Il progetto si concreta all’interno di un bando Horizon 2020 assegnato alla nostra università. L’obiettivo generale è quello di individuare modalità per migliorare l’efficacia delle politiche comunitarie relativamente ai marchi di qualità, ai modelli di valutazione delle gare pubbliche e alla filiera corta. La nostra parte di ricerca ha preso in esame i modelli di gara costruiti dagli enti locali per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica. Lo scopo dell’analisi è stato quello di valutare le scelte perseguite attraverso l’inserimento nei capitolati tecnici di indicazioni qualitative (come la valorizzazione dei prodotti territoriali, i contenuti nutrizionali, ecc.) così da identificare i diversi modelli impiegati e le priorità perseguite dagli enti locali nell’assegnazione dei servizi di ristorazione nelle scuole.

Accounting and Agro-Biodiversity: Building an Arch Towards the Promotion and Protection of Crops Biodiversity: questo progetto di ricerca nasce dalla presa di coscienza dell’importanza della biodiversità, in particolare in un periodo storico come quello attuale in cui è in atto una perdita costante di specie animali e vegetali, e dalla consapevolezza che questo tema nell’ambito degli studi di accounting, CSR e Business Ethics è ancora poco approfondito. La ricerca partendo dai pochi e recenti lavori sul tema (pressoché solamente dal 2013) e fondandosi sui pilastri teorici della Deep Ecology e della Renaissance Science ha l’obiettivo di approfondire come il concetto di biodiversità e, in particolar modo, quello di agro-biodiversità, venga concepito e calato in un particolare e interessante settore artigianale: piccoli forni locali sostenibili. Lo studio, utilizzando un approccio costruttivista, una prospettiva interpretativista e la metodologia del caso di studio olistico multiplo, si focalizza sugli unici quattro panifici sostenibili presenti nelle province di Parma e Reggio Emilia. Tramite un protocollo strutturato, i casi di studio sono stati effettuati utilizzando i metodi dell’intervista, della osservazione diretta, della rassegna stampa e dell’analisi documentale. Dall’analisi dei casi di studio sono emersi risultati interessanti, che pongono in luce concezioni della biodiversità e della natura molto profonde e legate all’etica ambientale, oltre che molto ben radicate nella vision e nella strategia di queste realtà.

Sostenibilità e allevamento animale: aspetti economici, etici e di responsabilità nella creazione di valore: La ricerca ha come obiettivo primario la comprensione delle motivazioni e delle modalità con cui le aziende facenti parte della supply e value chain nell’ambito dell’attività dell’allevamento animale si approcciano e si confrontano con le sfide della sostenibilità proprie del loro specifico settore (animal farming). I temi che entrano in gioco riguardano i concetti di sostenibilità, responsabilità ed etica. Di grande interesse e importanza è l’analisi del comportamento dinamico dell’intera catena di produzione di valore (dall’allevatore al consumatore) al fine di individuarne i punti di forza e di debolezza, le potenzialità e i rischi, i rapporti di forza/potere che si sono creati. L’approccio base adottato è caratterizzato dall’interdisciplinarietà, in quanto per una comprensione chiara del campo di indagine sono necessarie competenze afferenti ad ambiti di studio come, in particolare, l’economia, il management, il marketing, l’ecologia, la veterinaria, la gastronomia.

Codes of Ethics of the World’s Ten Biggest Food and Beverage Companies: La ricerca analizza i codici etici delle più importanti aziende che operano nel settore alimentare, per apprezzarne contenuti e linguaggio al fine di comprendere la capacità dei codici stessi di assicurare che le azioni e le strategie aziendali siano coerenti con i principi e i valori morali individuati nel documento. Il codice etico, infatti, è uno strumento fondamentale di corporate governance, attraverso il quale vengono definite e comunicate all'interno e all'esterno le regole di comportamento aziendale. In particolare, la ricerca esamina il linguaggio utilizzato nei codici con l’obiettivo, anche, di verificare fino a che punto i termini impiegati, che riguardano i valori etici e morali dell’azienda in relazione alle particolarità e criticità del settore, possa rappresentare uno modello sia a livello di singola azienda sia a livello di settore.

Food Companies and websites communication for environment and sustainability: L'obiettivo della ricerca è quello di analizzare la Responsabilità Sociale d'Impresa, con particolare attenzione ai temi dell'ambiente e della sostenibilità, delle più importanti aziende italiane del settore alimentare con sede legale e attività operative nella provincia di Parma (116 unità). La ricerca indaga, in particolare, le informazioni fornite in materia di ambiente e di sostenibilità nei siti siti web delle aziende. I risultati evidenziano che per alcune delle aziende esaminate la sostenibilità rappresenta un nuovo modo di concepire e sviluppare la propria governance e le proprie strategie. Il lavoro analizza, inoltre, potenzialità e criticità dell’uso di internet nella comunicazione, nell'impegno e nell'apprendimento su queste tematiche.

Pubblicazioni

1.   Andrei P., Balluchi F., Furlotti K., Marchini P.L. e Tibiletti V., (2016). “The Parma Ham Consortium (Consorzio del Prosciutto di Parma): Some Insights from an Accounting and Governance Historical Perspective”, in D’Amico L., Di Pietra R., Sargiacomo M. (a cura di), Accounting and Food. Some Italian Experience, London, Routledge, pp. 139-167.

2.   Torelli R., Balluchi F. (2020). Business Legitimacy, Agricultural Biodiversity, and Environmental Ethics: Insights from Sustainable Bakeries. In: (a cura di): Jacob Dahl Rendtorff, Handbook of Business Legitimacy. Responsibility, Ethics and Society. Springer International Publishing, ISBN: 978- 3-319-68845-9, doi: 10.1007/978-3-319-68845-9_119-1

3.   Mazzieri, M., Furlotti, K. (2017). Moral Values and Codes of Ethics of the World’s Ten Biggest Food and Beverage Companies. European Scientific Journal, August 2017 /SPECIAL/ EDITION ISSN: 1857 – 7881 (PRINT) E – ISSN 1857- 7431, pp. 410-427.

 

Tematiche di Banking and Finance

Personale Strutturato

Prof. Claudio Cacciamani - claudio.cacciamani@unipr.it 
Prof.ssa Gaia Soana - mariagaia.soana@unipr.it 

Afferenza:

Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

 

Temi di ricerca

Le oscillazioni sul mercato USA delle commodity agricole in relazione all'attività speculativa di common index traders e swap dealers. 
 
Il risk management nella filiera alimentare 

 

Pubblicazioni

Soana M.G, Verga G., Volpi M. (2020), Did index trader and swap dealer activity produce a bubble in the agricultural commodity market?, African Journal of Business Management, 14 , 1, 9-24 

 

Tematiche di Economia agroalimentare e bioeconomia 

Personale strutturato

Prof. Filippo Arfini1 - filippo.arfini@unipr.it

Prof.ssa Maria Cecilia Mancini1 - maria.cecilia.mancini@unipr.it

Prof. Mario Veneziani1 - mario.veneziani@unipr.it

Prof.ssa Rosalia Filippini1 – rosalia.filippini@unipr.it

Prof. Michele Donati2 - michele.donati@unipr.it

 

Assegnisti di ricerca

Dr.ssa Marianna Guareschi - marianna.guareschi@unipr.it

 

Cultori della materia

Dr.ssa Lisa Baldi – lisa.baldi@unipr.it

Dr. Emanuele Fontana - emanuele.fontana@credit-agricole.it

Afferenza:

Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

2 Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale

 

Temi di ricerca:

Le attività di ricerca svolte nell’ambito dell’Economia-Agroalimentare e della Bio-economia di seguito descritte, abbracciano tematiche diverse ma collegate tra loro da aspetti collegati ai concetti di sostenibilità, sviluppo rurale, qualità, catena del valore e innovazione. Le analisi spaziano dal considerare i sistemi della produzione sino alle modalità di consumo passando per le imprese e i territori di produzione. Le metodologie utilizzate a loro volta ricorrono ad approcci tipici delle analisi sociali di tipo qualitativo e quantitativo del campo della programmazione matematica e dell’econometria. Il ricorso a metodologie diversificate si rende necessario per descrivere la complessità degli agenti e delle istituzioni coinvolte e per considerare problematiche riconducibili all’economia aziendale (l’efficienza, la competitività e le strategie aziendali) che di economia pubblica (la sostenibilità delle filiere e delle aree rurali) utilizzando fonti che spaziano dai dati aziendali sino all’utilizzo di banche dati che riportano informazioni su scala europea. L’uso di metodologie quantitative si rende necessaria anche per rappresentare sistemi di relazioni che nel tempo hanno sostituito “l’economia di mercato” con “l’economia contrattuale” e dove il successo di alcune forme di gestione aziendale (e dei territori di produzione) dipende dal comportamento collettivo degli agenti.

-     Analisi delle dinamiche e dei processi di valorizzazione dei Food Quality Scheme con riferimento alle produzioni Biologiche, alle Indicazioni Geografiche e agli approcci agroecologici.

I prodotti agro-alimentari di qualità (Food Quality Schemes, tra cui le Indicazioni Geografiche ed i prodotti Biologici) costituiscono una percentuale molto significativa del valore e del volume della produzione agro-alimentare regionale, nazionale ed europea. Questo ha consolidato, nel tempo, il loro ruolo di promotori dello sviluppo economico e sociale, nonché della conservazione del patrimonio ambientale e culturale delle aree di produzione. L’attività di ricerca in questo ambito si occupa di valutare gli impatti economici, ambientali e sociali che l’esistenza e la promozione dei prodotti agro-alimentari di qualità hanno avuto nel tempo, nonché quali possibilità esistono per un loro riproduzione sostenibile in futuro. In modo simile, l’agroecologia è stata recentemente annoverata tra le tecniche di produzione agricola che contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo – perseguito a livello europeo attraverso la Politica Agricola Comune – di un’agricoltura più “verde”. Pertanto, appare essenziale valutare gli aspetti economici e ambientali dell’adozione di queste pratiche da parte degli agricoltori.

-     Gestione economica e strategica dei sistemi di certificazione delle catene del valore agroalimentari.

Le certificazioni dei prodotti agro-alimentari sono componenti fondamentali delle catene del valore e strumento per crescere la garanzia tra produttori e consumatori. Le certificazioni sono uno strumento indispensabile per l’esportazione in mercati internazionali che richiedono il rispetto di particolari standard di qualità e/o di salubrità dei prodotti agro-alimentari (certificazione British Retail Consortium (BRC) o GlobalG.A.P.), nonché di pratiche etiche e/o religiose (benessere animale; halal o kosher). Successivamente, la presenza di queste certificazioni è considerata dal consumatore finale nelle sue pratiche di acquisto. A fronte di queste ulteriori possibilità di espansione delle attività produttive e delle opportunità commerciali, le aziende agro-alimentari sostengono costi economici ed organizzativi per sviluppare un sistema di certificazioni che renda le filiere efficienti e non discriminanti. Questa attività di ricerca valuta le implicazioni strategiche, economiche ed organizzative di acquisire e/o rispettare i requisiti associate alle certificazioni di interesse.

-     Analisi della sostenibilità delle catene del valore agroalimentari rispetto alle dinamiche finanziarie e economiche.

La sostenibilità economico-finanziaria delle catene del valore agro-alimentari è una delle precondizioni per salvaguardare ed espandere le produzioni agro-alimentari nelle aree di produzione, preservandone il loro contributo alle economie locali ed al paese, in generale. L’attività di ricerca si svolge analizzando il prezzo di mercato dei beni agro-alimentari ricevuto da ogni attore della filiera agroalimentare in relazione sia ai propri costi, sia al prezzo ricevuto da attori simili in filiere concorrenti (i. e., premio di prezzo). Inoltre, il si valuta anche ruolo di eventuali sussidi pubblici alla produzione (i. e., quelli della Politica Agricola Comune).

-     Analisi delle dinamiche dei food environment e della food security nelle economie sviluppate e in via di sviluppo.

I recenti eventi collegati alla pandemia COVID-19 hanno ancor più evidenziato che problemi di food security (i. e., la disponibilità di quantità di cibo adeguate a soddisfare le necessità caloriche degli individui) affliggono anche le economie sviluppate, non solo quelle in via di sviluppo. Inoltre, la letteratura e la pratica clinica recenti si sono concentrati anche sulla necessità di unire la qualità nutrizionale e la varietà del cibo alla necessità di base di soddisfare il fabbisogno calorico (i. e., il food environment dei cibi disponibili ai consumatori). Questo contribuisce a combattere la “doppia piaga” della co-esistenza di problemi di food security ed obesità in quasi tutte le nazioni, anche quelle in via di sviluppo. Questa attività di ricerca si concretizza nella valutazione della qualità e varietà del food environment e del grado di soddisfazione della food security a cui sono esposti i consumatori, tramite appositi indicatori quantitativi. I risultati dell’attività di ricerca sono orientati allo sviluppo di diete bilanciate e nutrienti che permettano agli individui di esprimere il proprio pieno potenziale, nonché salvaguardare la propria salute.

-     Analisi degli “alternative food network” e delle Short Food Supply Chains nei loro aspetti organizzativi, economici e gestionali.

Le reti alimentari alternative (alternative food network) e le filiere alimentari corte (Short Food Supply Chains) sono forme organizzative della produzione, trasformazione e distribuzione dei prodotti agro-alimentari che si sono sviluppate sia come reazione all’organizzazione industriale e “lunga” dei medesimi processi, sia per effetto di innovazione economico-sociale e valori locali condivisi. Esse si sono dimostrate di grande interesse per produttori e consumatori in quanto possono garantire maggiori profitti agli uni e prodotti agro-alimentari più freschi e di maggiore qualità agli altri. Inoltre, benefici per la società civile possono scaturire da un minor impatto ambientale e da un maggior valore socioculturale di queste modalità di organizzazione della produzione, trasformazione e distribuzione dei prodotti agro-alimentari. Le attività di ricerca in questo ambito si sono svolte con l’obiettivo di determinare gli ambiti di migliore performance di queste forme di organizzazione della produzione, trasformazione e distribuzione agro-alimentare rispetto a quelle industriali e tradizionali.

-     Analisi della percezione del consumatore rispetto ai novel food.

Le preoccupazioni ambientali e salutistiche dei portatori di interessi del sistema agroalimentare nazionale, europeo e mondiale hanno favorito lo sviluppo dei “cibi nuovi” (novel food), tra cui la carne sintetica (cultured meat), l’entomofagia (la pratica di cibarsi di insetti) oppure gli alimenti funzionali (a ridotto contenuto di nutrienti dannosi o arricchiti con nutrienti benefici), spesso associati a claim salutistici e/o di sostenibilità ambientale. L’impegno in questo ambito di ricerca si traduce nell’analisi delle percezioni del consumatore finale circa questa tipologia di prodotti alimentari, in termini di preferenze dichiarate (stated preferences), disponibilità a pagare (willingness to pay, WTP) e comportamento pianificato.

-     Analisi del ruolo dell’inter-professione e della cooperazione nel sistema agroalimentare italiano e europeo.

La gestione di filiere moderne secondo logiche in una logica “farm2fork” e di “economia circolare” richiede la presenza di forme organizzative in grado di far dialogare tra loro le diverse tipologie di agenti che caratterizzano le catene del valore alimentari moderne. Solamente una condizione di dialogo tra gli agenti della filiera consente di definire strategie che siano allo stesso tempo efficienti e sostenibili sia nell’interesse privato che pubblico. Al riguardo la PAC ha sviluppato un sistema regolatore basato sulla istituzione delle Organizzazione dei Produttori (OP) e le Organizzazioni Interprofessionali (OI). Lo studio delle strategie e delle condizioni tecniche ed economiche sviluppate dagli agenti che si riconoscono in queste forme associative rappresenta un tassello per comprendere le dinamiche e le azioni di governo di filiere alimentari a basso valore aggiunto contribuendo alla loro competitività.

-     Sviluppo di strumenti quantitativi a supporto delle decisioni degli imprenditori e dei policy makers regionali, nazionali ed europei nella valutazione delle politiche agricole e agroalimentari.

Il settore agro-alimentare europeo è fortemente condizionato dalle scelte politiche e dai sussidi regionali, nazionali ed europei contenute e stabiliti nei Piani di Sviluppo Rurale (concretizzazione nazionale e regionale delle Politiche di Sviluppo Rurale del Secondo Pilastro della Politica Agricola Comune), nelle più recenti proposte della “Politica Agricola Comune dopo il 2020” e dalla recentemente approvata strategia “Farm to Fork”. Gli agricoltori e gli altri attori del sistema agroalimentare sono chiamati a prendere decisioni imprenditoriali di breve, medio e lungo periodo in condizioni di incertezza (i. e., a volte sulla base dei soli annunci di riforma delle politiche agro-alimentari) che possono determinarne la capacità di permanere in attività, incrementare i propri profitti o la decisione di cessare l’attività. La possibilità di simulare ex-ante e valutare ex-post gli impatti di proposte di riforma del quadro normativo e del sistema di aiuti al settore appare di fondamentale importanza per poter essere di supporto alle decisioni dei privati e delle autorità pubbliche, nel raggiungimento di obiettivi privati (i. e., la massimizzazione del profitto) e pubblici (i. e., il contenimento delle emissioni di gas serra da parte delle attività agro-alimentari). Questo consolidato ambito di ricerca è stato affrontato predisponendo modelli empirici basati sulla Programmazione Matematica Positiva sia per la valutazione di politiche in ambito europeo (durante lo svolgimento di progetti competitivi FP7, H2020 e tender), nazionale e regionali (studi per il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA)). Recentemente, il gruppo ha intrapreso un progetto H2020 che, in questo ambito di ricerca, utilizzerà un Modello ad Agenti.

-     Analisi della sostenibilità economica e ambientale delle diete alimentari

Le scelte e gli stili alimentari rappresentano importanti determinati dello stato di salute umana e del pianeta, oltre a costituire importanti fattori di impatto economico. Le diete alimentari svolgono un importante ruolo nel promuovere stili di vita salutari, nel conservare gli ecosistemi, la biodiversità e il paesaggio e nel contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale. Una dieta in grado di combinare e rafforzare tutti i precedenti aspetti può essere definita una dieta sostenibile. Secondo la FAO, “le diete sostenibili sono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono culturalmente accettabili, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane”. Le attività di questo filone di ricerca si propongono di valutare la sostenibilità delle diete alimentari attraverso approcci quantitativi, basati principalmente sulla programmazione matematica e il Life Cycle Assessment (LCA). Si tratta di un approccio di ottimizzazione delle diete alimentari sotto il profilo nutrizionale, economico e ambientale, a supporto della pianificazione di filiera e delle analisi di politica alimentare.

 

Pubblicazioni 21/22

1. Mancini, M.C., Antonioli, F. (2022). Italian consumers standing at the crossroads of alternative protein sources: cultivated meat, insect-based and novel plant-based foods. Meat Science. https://doi.org/10.1016/j.meatsci.2022.108942

2. Mancini, M.C., Arfini F., Guareschi, M. (2022). When Higher Education Meets Sustainable Development of Rural Areas: Lessons Learned from a Community–University Partnership. Social Sciences, 11(8):338. https://doi.org/10.3390/socsci11080338

3. Mancini, M.C., Guareschi, M., Arfini, F. (2022). Geographical Indications and Public Good Relationships: evidence and policy implications. Eurochoices. doi:10.1111/1746-692X.12360

4. Mancini, M.C., Arfini, F., Antonioli, F., Guareschi, M. (2021). Alternative Agri-Food Systems under a Market Agencements Approach: The Case of Multifunctional Farming Activity in a Peri-Urban Area. Environments, 8(7), 61. https://doi.org/10.3390/environments8070061

5. Mancini, M.C., Antonioli F. (2022). The future of cultured meat between sustainability expectations and socio-economic challenges. In Future Foods (pp. 331-350), Bhat R. (Ed.) Academic Press. Elsevier.

6. Bellassen, V., Drut, M., Hilal, M., Bodini, A., Donati, M., de Labarre, M. D., ... & Arfini, F. (2022). The economic, environmental and social performance of European certified food. Ecological Economics, 191, 107244.

7. Tregear, A., Aničić, Z., Arfini, F., Biasini, B., Bituh, M., Bojović, R., ... & Tsakiridou, E. (2022). Routes to sustainability in public food procurement: An investigation of different models in primary school catering. Journal of Cleaner Production, 338, 130604.

8. Menozzi, D., Yeh, C. H., Cozzi, E., & Arfini, F. (2022). Consumer Preferences for Cheese Products with Quality Labels: The Case of Parmigiano Reggiano and Comté. Animals, 12(10), 1299.

9. Corsi, S., & Filippini, R. (2022). From Power Imbalance to Interdependence: A Case Study of the Chadian Sesame Supply Chain. The European Journal of Development Research, 1-31.

10. Mattas, K., Tsakiridou, E., Karelakis, C., Lazaridou, D., Gorton, M., Filipović, J., ... & Veneziani, M. (2021). Strengthening the sustainability of European food chains through quality and procurement policies. Trends in Food Science & Technology.

11. Muller, P., Böhm, M., Csillag, P., Donati, M., Drut, M., Ferrer-Pérez, H., ... & Bellassen, V. (2021). Are certified supply chains more socially sustainable? A bargaining power analysis. Journal of Agricultural & Food Industrial Organization, 19(2), 177-192.

12. Hilal, M., Leedon, G., de Labarre, M. D., Antonioli, F., Boehm, M., Péter, C., ... & Bellassen, V. (2021). Organic and Geographical Indication Certifications’ Contributions to Employment and Education. Journal of Agricultural & Food Industrial Organization, 19(2), 161-176.

13. Monier-Dilhan, S., Poméon, T., Böhm, M., Brečić, R., Csillag, P., Donati, M., ... & Bellassen, V. (2021). Do food quality schemes and net price premiums go together?. Journal of Agricultural & Food Industrial Organization, 19(2), 79-94.

14. Donati, M., Wilkinson, A., Veneziani, M., Antonioli, F., Arfini, F., Bodini, A., ... & Bellassen, V. (2021). Economic spill-over of food quality schemes on their territory. Journal of Agricultural & Food Industrial Organization, 19(2), 95-111.

15. Drut, M., Antonioli, F., Böhm, M., Brečić, R., Dries, L., Ferrer-Pérez, H., ... & Bellassen, V. (2021). Foodmiles: the logistics of food chains applied to food quality schemes. Journal of Agricultural & Food Industrial Organization, 19(2), 127-143.

16. Guastella, G., Moro, D., Sckokai, P., & Veneziani, M. (2021). The capitalisation of decoupled payments in farmland rents among EU regions. Bio-Based and Applied Economics, 10(1), 7-17.

17. Bellassen, V., Arfini, F., Antonioli, F., Bodini, A., Boehm, M., Brečić, R., ... & Vitterso, G. (2021). Sustainability Performance of Certified and Non-certified Food: Social and Economic History. Research Data Journal for the Humanities and Social Sciences, 6(1), 1-22.

18. Bodini, A., Chiussi, S., Donati, M., Bellassen, V., Török, Á., Dries, L., ... & Arfini, F. (2021). Water Footprint of Food Quality Schemes. Journal of Agricultural & Food Industrial Organization, 19(2), 145-160.

19. Arfini, F. (2021). Mediterranean agriculture facing climate change: Challenges and policies. Bio-based and Applied Economics, 10(2), 87-88.

 

Progetti Attivi

H2020 Project “Strengthening European Food Chain Sustainability by Quality and Procurement Policy” (Strength2Food). Grant Agreement n. 678024. https://www.strength2food.eu/

H2020 Project “Agent-based support tool for the development of agriculture policies” (AGRICORE). Grant Agreement n. 816078. https://agricore-project.eu/

 

Tematiche di Economia

Personale Strutturato

Prof.ssa Donatella Baiardi - donatella.baiardi@unipr.it

Afferenza:

Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

 

Temi di ricerca

Individual Attitudes on Food Quality and Safety: Empirical Evidence on EU Countries  

Food competition in world markets: some evidence from a panel data analysis of top exporting countries  

 

Pubblicazioni

Baiardi, D., Puglisi, R, Scabrosetti, S., (2016). Individual Attitudes on Food Quality and Safety: Empirical Evidence on EU Countries, Food Quality and Preference, 49, pp. 70-74. 
 
Baiardi, D., Bianchi, C., Lorenzini, E., (2015). Food competition in world markets: some evidence from a panel data analysis of top exporting countries, Journal of Agricultural Economics, Volume 66.2: 358-391; doi: 10.1111/1477-9552.12094. 

 

Tematiche di Storia Economica

Personale Strutturato

Prof. Giovanni Ceccarelli - giovanni.ceccarelli@unipr.it 
Prof. Alberto Grandi - alberto.grandi@unipr.it 
Prof. Alberto Guenzi - alberto.guenzi@unipr.it 
Prof. Stefano Magagnoli - stefano.magagnoli@unipr.it 
Prof. Gianluca Podestà - gianluca.podesta@unipr.it 

Afferenza:

Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

 

Temi di ricerca

Nel corso degli anni sono numerose le tematiche sviluppate dai docenti dell’area di Storia Economica, tutte pienamente collocate nell’ambito della Food History e dei Food Studies, prestando attenzione tanto alle dinamiche economiche dei processi analizzati, quanto a quelle sociali e istituzionali.

Nello specifico, il gruppo di ricerca si è occupato delle seguenti tematiche: tipicità e reputazione dei “prodotti del terroir”; tradizione e innovazione dei “prodotti tipici”; evoluzione delle tecniche distributive; alimentazione e politica; alimentazione e guerre; alimentazione e genere.

Pubblicazioni

1. Adorni A. Magagnoli S., “La politique italienne mange-t-elle à la française ? ”, in B. Laurioux, K. Stengel (dir.), Le modèle culinaire français (in corso di stampa).

2. Magagnoli S., Le vinaigre balsamique de Modène: la construction d’un goût planétaire (in corso di stampa per Presses Universitaires de Tours et Rennes).

3. Magagnoli S., Meyzie P., Réputations et marchés. Perspectives historiques (in corso di stampa).

4. Ceccarelli G., Magagnoli S., “Italian Sounding: a World Carrier of a Traveling Cuisine”, in I. Bianquis, J.-P. Williot (dir.), Nomadic Food. Anthropological and Historical Studies around the World, London, Rowman & Littlefield, pp. 107-123 (2019).

5. Grandi A., Parla mentre mangi. Cose da sapere sul cibo per fare bella figura a tavola, Milano, Mondadori (2019).

6. Adorni A., Magagnoli S., “La cucina italiana. Modelli di femminilità fascista”, Italia Contemporanea, 286 (1), pp. 11-33 (2018).

7. Ceccarelli G., Grandi A., “La guerra dei cloni. un esempio precoce di tecnologie enologiche: i vini fortificati e il Marsala”, Storia economica, 21 (1), pp. 341-357 (2018).

8. Grandi A., Denominazione di origine inventata. Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani, Milano, Mondadori (2018).

9. Ceccarelli G., Guenzi A., “Promuovere la marca industriale attraverso il personaggio: Garibaldi e Aunt Jemima nel mercato di massa”, Ricerche di storia economica e sociale, 1, pp. 215-234  (2015).

10. Ceccarelli G., Grandi A., Magagnoli S. (eds.), Typicality in History. Tradition, Innovation, and Terroir / La typicité dans l’histoire. Tradition, innovation et terroir, Bruxelles, Peter Lang (2013).

 

Progetti Attivi

- Mangiare fuori ai tempi della pandemia: Covid-19 e i cambiamenti dell’Eating Out e della filiera della ristorazione (in collaborazione con Università Sorbonne IV Parigi,  Università di Torino e Institute of Ethnology and Folklore Research - Zagreb, Croatia).

- Hot Grapes. Participatory Tools for Locally Redesigning Geographical Indications in a Changing Climate (in collaborazione con Università di Milano, Università di Sassari, Monash University).

- Non solo pomodoro. L’industria conserviera in età contemporanea (XIX-XX secolo): produzione, consumo, controlli e tecnologia (in collaborazione con l’Università Paris Sorbonne IV e numerose altre Università italiane).

- Storia della Food Safety ( in collaborazione con l’Università Sorbonne IV Parigi)

- Geographical Indications: from research foundation to consistent policy.

 

Laboratorio di ricerca

Food Lab - Laboratorio di ricerca sulla storia dell’alimentazione (www.foodlab.unipr.it). Istituito nel 2009 lavora in collaborazione con altre Università estere (Tours, Bordeaux, Parigi, San Pietroburgo) all’interno del network internazionale di ricerca Fhnet (Food Heritage Network), che coinvolge l’Università di Parma, l’Università “Francois Rabelais” di Tours, l’Università Bordeaux-Montaigne e l’Università Paris IV Sorbonne.   
I docenti dell’Area di Storia economica del Dipartimento SEA sono stati i soci fondatori.